Ti capita di sentire una costante preoccupazione o inquietudine senza motivo? Se si fra le tante condizioni, potresti soffrire del disturbo d’ansia generalizzata (o magari no!). Nel caso fosse così in questo articolo, vediamo insieme sintomi, cause e il possibile trattamento di questo disturbo.

Cosa è il disturbo d’ansia generalizzata
Il disturbo d’ansia generalizzata è uno stato mentale caratterizzato da preoccupazioni e tensione eccessive e persistenti, spesso senza apparente motivo. L’ansia può riguardare una vasta gamma di situazioni e temi, tra cui la salute, il denaro e la sicurezza. Questo disturbo colpisce circa il 3% degli adulti entro 1 anno, con una maggiore incidenza nelle donne rispetto agli uomini. Anche se può comparire a qualsiasi età, insorge soprattutto tra l’infanzia e la mezza età. Nella maggior parte dei soggetti, il disturbo si presenta per diversi anni, con un’alternanza tra periodi di crisi e periodi in cui l’ansia è più lieve.
Sintomi del disturbo d’ansia generalizzata
Secondo il DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), il disturbo d’ansia generalizzata va diagnosticato se il paziente avverte una preoccupazione e angoscia grave e infondata per almeno 6 mesi.
Tra i sintomi più comuni ci sono:
-Incapacità di controllare la preoccupazione su diverse questioni, anche quando la persona è consapevole che esse sono sproporzionate rispetto alla sua situazione;
-Sensazione di inquietudine o nervosismo costante;
-Affaticamento mentale e problemi di concentrazione;
-Irritabilità;
-Disturbi del sonno, come difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.

Talvolta, si possono presentare anche sintomi fisici, come:
-Tensione muscolare;
-cefalea;
-stanchezza eccessiva;
-tremore;
-sudorazione e vampate di calore;
-tachicardia;
-nausea;
-sensazione di soffocamento;
-difficoltà a deglutire;
-vertigini e formicolio alle estremità;
-frequente bisogno di urinare.
Cause del disturbo d’ansia generalizzata
È difficile individuare una singola causa dietro al disturbo d’ansia generalizzata perché spesso si tratta di una combinazione di fattori genetici con fattori psicologici e ambientali. Alcuni studi suggeriscono che la predisposizione genetica possa svolgere un ruolo significativo nei disturbi d’ansia. Inoltre, esperienze infantili difficili e un ambiente familiare iperprotettivo possono contribuire al loro sviluppo, creando schemi di pensiero e comportamento che predispongono all’ansia. Allo stesso tempo, eventi traumatici come la perdita di un lavoro, una separazione dolorosa o la morte di una persona cara, possono scatenare o peggiorare il disturbo d’ansia generalizzata, soprattutto quando lo stress si protrae per molto tempo.
Trattamento del disturbo d’ansia generalizzata
Se si pensa di soffrire di disturbo d’ansia generalizzata, è importante rivolgersi il prima possibile a un professionista della salute mentale. Egli sarà in grado di valutare i sintomi, escludere ulteriori cause e creare un piano di trattamento personalizzato, che di norma combina la terapia farmacologica e la psicoterapia. Tra i farmaci comunemente prescritti alle persone affette da disturbo d’ansia generalizzata ci sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina e il buspirone.

Considerata la necessità di alcune settimane prima che facciano effetto, ad alcuni pazienti lo specialista può prescrivere una benzodiazepina come diazepam, lorazepam e l‘alprazolam. Questo tipo di farmaco allieva rapidamente l’ansia ma può dare dipendenza, per cui va somministrato solo per brevi periodi. Mentre la scelta del farmaco dipende da vari fattori, come la gravità dei sintomi e la presenza di eventuali condizioni di salute concomitanti, la psicoterapia ha un ruolo fondamentale per curare qualsiasi paziente affetto da disturbo d’ansia generalizzata. Lo psicoterapeuta può sostenere il paziente a estrapolare le cause del disturbo, identificare i pensieri distorti che contribuiscono all’ansia e imparare a gestirla nella vita quotidiana.
A questo proposito spesso lo specialista consiglia di affiancare alla terapia e ai farmaci tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione e la mindfulness, in quanto possono canalizzare l’ansia e promuovere il benessere psicofisico generale.
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