Sanremo 2021. Pagelle serie e colorate dei big in gara della prima serata. Anche quest’anno sul palco dell’Ariston si sono esibiti alcuni dei campioni che si contenderanno il podio. Di seguito alcune valutazioni serie degli artisti della prima serata, altre meno.
Arisa – Potevi fare di più. E si Arisa, potevi fare di più. Il primo artista in gara ad aprire il festival e sente palesemente troppa responsabilità. Dico io, ma non hanno psicologi a Sanremo per capire che una che cerca di tornare alla normalità nella sua vita non può certo avere gli occhi di tutta Italia puntati addosso così a freddo? Grande voce ma canzone e interpretazione mediocre e antica. Vince il Festival di Sanremo ‘82…Arisa!
Voto 5
Colapesce e Dimartino – Musica leggerissima. Vanno in TV e si divertono come i Cugini di Campagna qualche anno fa. Cantautori impegnati da anni si incazzano sul serio e portano sul palco una canzone divertente che strizza l’occhio al sound anni ’80 di quelle che vanno di moda oggi e ai testi impegnati che non fanno fare cash, come a dire “adesso va bene se scriviamo così? Questa adesso vi piace?” Lo fanno però come sempre con grande spessore musicale. A loro non interessa vincere.
Voto 7+
Aiello – Ora. Bello Aiello tutti si aspettavano che mostrasse i pettorali nell’esibizione per far esplodere il female italiano e invece nulla, sceglie di fare la persona seria. Punta tutto sull’interpretazione e fa bene, perché gli riesce e il palco se lo prende tutto. Il testo è dolcemente malinconico e fa breccia, perché alla fine la vittima fra i due è lui, e tu a lui gli vuoi tanto bene. A volte si arrabbia troppo ma anche meno, gli ho consigliato altrimenti che al posto dell’ ibuprofene dobbiamo prescrivere un ansiolitico.
Voto 8
Michielin e Fedez – Chiamami per nome. L’Italia guarda una miniera di soldi per tutta la durata della canzone. Un amico mi faceva notare che dietro il loro brano ci sono 6 autori, 3 compositori e 6 case discografiche se ognuno prende il 6% dei diritti, è molto poco ma se il progetto discografico è importante quel 6%vale oro. Però il pubblico e i giornalisti li guardano e dicono “oh che carini che sono” e si classificheranno sicuramente molto bene sabato sera. Pezzo altamente radiofonico (ovviamente).
Che brutta che è a volte la musica italiana.
Voto 4
Max Gazzè – Il farmacista. Gazzè sta bene, non preoccupatevi. Un gran bel testo che parla d’amore. Come solo lui sa fare. Che bello. Quando un testo lo devi andare a rileggere per comprenderlo, allora ha funzionato. Il brano è di originalità altissima, arrangiato magistralmente con una linea di basso che lancia il pezzo a 150k/h, mentre gli archi del ritornello lo fanno decollare in volo. Bellissimo. Bravo.
Voto 8+
Noemi – Glicine. Dopo tanti anni di partecipazione al festival stavolta (forse) l’ha azzeccata la canzone o almeno si parla di lei rispetto alla trasformazione fisica notevole. S’è impegnata la ragazza bisogna dirlo e ce la sta mettendo tutta, e l’impegno va sempre premiato specie se la musica del brano è carina (il testo meno perché lei mette gli accenti sulle parole a mo’ di pischello, ma bisogna pur campare in questo mondo – musicale). Avrei dovuto prenderla al Fantasanremo, peccato.
Voto 6 1/2
https://www.youtube.com/watch?v=MTM48g400Zk&ab_channel=Rai
Madame – Voce. Occasione buttata per la canzone, per il look e per tutto. Eddai, ma che modo è di presentarsi a Sanremo con un brano del genere? Sei anche una che nessuno conosce.
Voto 3 1/2
Maneskin – Zitti e buoni. Guarda tu sei mi devono svoltare il Sanremo questi ragazzi. Intanto molto coraggiosi, stavolta sembra avessero studiato per l’interrogazione. Portano un brano da “vera” rock band e si prendono il palco con tenacia. Almeno sono originali, e parlano ad un pubblico adultissimo. Lui bravo performer e cantante, il brano una bella caracca. Chissà che non venga rispolverato un po’ di “sano” rock? Bravi dai
Voto 7+
Ghemon – Momento perfetto. Niente le prova tutte, che tenerezza. Anche quest’anno s’era preparato per l’interrogazione dopo due anni di studio è niente. Si impegna pure, è proprio che non ce la fa.
Su ragazzi, è un posto rubato ad un altro potenziale concorrente di Sanremo, e si presentea con una canzone troppo allegra e troppo salterella. D’altra parte com’è che si dice “L’erba del giardino di Ghemon è sempre più verde!”
Voto 4–
Coma_Cose – Fiamme negli occhi. Chiamate subito un oculista perché le fiamme negli occhi mi sa che le aveva lui. Non ho capito quale dei due parrucchieri fosse non vedente e se l’autore della canzone fosse l’inventore dal famoso jingle “giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra”. Una cosa è sicura: Virzì ha trovato i protagonisti del suo prossimo film “La pazza gioia 2”. “Coma” era lo stato di loro due, vero?
Voto 5
https://www.youtube.com/watch?v=1OISmX4vOKA&ab_channel=Rai
Annalisa – Dieci. Troppi vedo non vedo, Annalisa è la sorella scema di Noemi. Ogni anno torna a Sanremo con lo stesso brano, che sembra che siamo sempre nel 2019, nel 2017, nel 2016. Dico io no, ma inventati qualcosa di nuovo, che triste è essere piazzati li con i brani scritti e firmati da altri e tu devi solo “eseguire” per riempire le tasche a loro. Ragazza, un po’ di autostima, fatti una bella psicoterapia che ti rimette in piedi! Ti metto la sufficienza per non scoraggiarti.
Voto 6
Francesco Renga – Quando trovo te’. Che sembra una minaccia più che una consapevolezza. Arriva schioppato al Festival, si vede: è gonfio in viso, il brano non spinge, il testo non è sufficientemente melodico “alla Renga”. Niente la stella di Renga quest’anno sembra più una Luna all’ ombra dell’eclissi. A Roma direbbero che “nu je regge più a pompa”. Sarà la fine di un’era? Peccato
Voto 6–
Fasma – Parlami. Ho capito Fasma, ma che ti devo dire? Tu dici “parlami” e ok, ma te le cerchi. Canti per ultimo ed è meglio così dai retta a me. Tu mi dici “parlami” ma non c’è da commentare nulla. Canzone nulla, testo nullo, esibizione…a no! Dell’esibizione c’è qualcosa da dire una cosa: (f)asma.
Voto SV